Ci sono molte Chiese dove l’intero peso del soffitto è scaricato sulle strutture di sostegno della copertura.

Questo esclusivamente per problemi economici, in quanto dopo le guerre o nei periodi di carestia,  non c’erano i fondi per poter sostituire  molte parti deteriorate  delle  grandi travature dei soffitti,  impiegando nuove travature a sostegno di una parte o dell’intero soffitto.

In quel caso sono stati costretti ad appendere il soffitto alle strutture di sostegno della copertura.

Oggi questo rappresenta un problema molto serio.

Il soffitto è una struttura tamburale, cioè ferma, mentre la copertura è una struttura elastica, tanto più se effettuata in legno, con le tradizionali capriate del disegno Palladiano.

Se noi appendiamo il soffitto al tetto, le migliaia di vibrazioni che ogni giorno interessano la copertura vengono comunicate anche al soffitto.

Se il soffitto è stato effettuato in malta carbonatica tradizionale applicata ad un supporto ligneo, dobbiamo ricordare che  gli intonaci carbonatici hanno un PH basico, mentre il legno gode di un PH acido, pertanto la malta non si può saldare al legno.

Quindi tutte queste vibrazioni nella molteplicità dei casi, comportano irreversibilmente il distacco dei  rivestimenti dal supporto ligneo.

L’unica soluzione è separare le due strutture principali di sostegno del tetto e del soffitto, cosi il tetto può vibrare continuamente ed il soffitto rimarrà sempre perfettamente fermo.

La nostra impresa, da trent’anni, è riuscita ad effettuare diversi progetti separando il tetto dal soffitto, impiegando una nuova struttura di sostegno del soffitto, senza toccare la struttura di sostegno del tetto.

Riusciamo ad effettuare questo tipo di intervento addirittura senza il costo dei ponteggi interni, in tempi rapidissimi.